La tecnologia UV-C consiste in lampade germicide installate in dispositivi nei quali non possono essere viste dall’uomo.
L’applicazione ideale per questa tecnologia è la Sanificazione dell’Aria. Grazie al modo in cui è adottata nelle macchine per la sanificazione, questa tecnologia è stata resa adatta all’utilizzo continuativo in presenza di persone.
Che cos’è la luce ultravioletta
La luce ultravioletta è una radiazione elettromagnetica con lunghezze d’onda inferiori a quelle della luce visibile all’occhio umano: lo spettro UV è suddiviso in tre bande:
UV-A: ad onda lunga da 315 a 400nm;
UV-B: a onde medie da 280 a 315nm;
UV-C: a onde corte da 200 a 280 nm.
La fase germicida della tecnologia UV-C
Recenti studi scientifici hanno verificato e testato come le radiazioni UV-C sono efficaci nell’inattivazione del SARS-CoV-2.
L’applicazione dei raggi UV per la sterilizzazione è stata una pratica accettata già dalla metà del ventesimo secolo ed è stata usata all’inizio per la sterilizzazione degli strumenti.
Ad oggi, la categoria corta (UV-C) è considerata germicida. I microorganismi infatti hanno una scarsa protezione dell’UV e non possono sopravvive ad un’esposizione prolungata ala lunghezza d’onda di 254nm e quindi l’UV-C distrugge i legami molecolari del DNA dei microrganismi, producendo dimessi di timida nel loro DNA e distruggendoli, rendendoli inoffensivi o impendendone la crescita e la riproduzione.
La sanificazione con i raggi UV-C
Un sistema di sanificazione basato sull’effetto dei raggi UV-C è progettato o per esporre ambienti come contenitori di acqua e stanze chiuse ai raggi UV o per trattare l’aria tramite un sistema di riciclo protetto. Il trattamento germicide viene effettuato mediante delle lampade che emettono la radiazione germicide UV alla corretta lunghezza d’onda, che irradia l’ambiente o tratta l’aria con la quale viene a contatto.
L’utilizzo di dispositivi UV richiede misure di sicurezza in quanto l’esposizione della pelle alle lunghezze d’onda germicide della luce UV possono produrre ustioni e l’esposizione degli occhi a questa radiazione può causare infiammazioni molto dolorose della cornea, della retina e problemi alla vista temporanei o permanenti.
Tali misure di sicurezza possono essere di vario tipo: avvisi, blocchi meccanici all’accesso agli ambienti durante il trattamento, interruzione dell’erogazione elettrica in caso di non corretto utilizzo o alternativamente le lampade germicide vengono installate in dispositivi ove queste risiedono in zone non visibili all’uomo ma dove l’aria può circolare ed essere trattata.