La qualità dell’aria all’interno degli edifici è un elemento determinante per una vita salutare e per il benessere delle persone. Infatti l’esposizione prolungata a inquinanti dell’aria, sia di origine esterna che interna, può avere ripercussioni sulla salute.
Mai come in questo periodo il tema della qualità dell’aria indoor è diventato centrale e le tecnologie correlate rappresentano soluzioni indispensabili per diminuire il rischio della diffusione di agenti patogeni, come virus, batteri e muffe, ma anche polveri, acari, pollini stagionali e polveri sottili.
Ma come si può migliorare la qualità dell’aria?
Per migliorare la qualità dell’aria è fondamentale puntare su Sanificazione e ricambio d’aria: combinando i due processi si agisce sugli agenti patogeni arrivando alla loro neutralizzazione.
La World Health Organization definisce che:
“Comprendere e controllare la ventilazione degli edifici può migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e ridurre il rischio di problemi per la salute negli ambienti chiusi, inclusa la prevenzione del virus che causa la diffusione del COVID-19 negli ambienti chiusi”.
Sanificazione e ricambio d’aria: quali sono le differenze?
La Sanificazione comprende un insieme di procedure volte a rendere gli ambienti salubri mediante azioni di pulizia e di disinfezione o di disinfestazione, nel momento in cui la presenza di microrganismi patogeni e infettivi rendano il contesto abitativo o lavorativo non idoneo.
Lo scopo principale di una sanificazione ambientale ruota attorno al compito di igienizzare i luoghi di lavoro, considerando una serie di fattori che vanno dalla circolazione dell’aria, alla temperatura, dall’umidità e all’illuminazione che permette di ridurre un’eventuale carica patogena o inquinante.
Il processo di Sanificazione può essere riferito all’aria dell’ambiente (in regime di ricambio o di riciclo), alle superfici, a una macchina (sanificazione interna) e ai condotti aeraulici tradizionali (domestici o industriali).
La sanificazione permette quindi di neutralizzare gli agenti patogeni presenti negli ambienti.
Il ricambio d’aria permette invece di rinnovare l’aria interna attraverso un sistema meccanico (ventilatori di espulsione e immissione), permettendo la miscelazione dell’aria ambiente con aria pulita dall’esterno, ottenendo come effetto indiretto la diminuzione in termini volumetrici degli inquinanti ambientali.
Come consiglia, attraverso una guida, la WHO:
- “Bisogna valutare la posizione delle aperture e la loro superficie considerando il potenziale
dell’installazione di nuove finestre o porte.
Se disponibile, scegliere una camera con bagno privato con estrattore d’aria, in quanto quell’aria
verrà estratta continuamente ad alta velocità. - Considerare l’utilizzo di filtri dell’aria autonomi con MERV 14 / ISO
Filtro ePM1 70-80%. La capacità del filtro dell’aria dovrebbe almeno coprire
il divario tra il requisito minimo e quello misurato al tasso di ventilazione. Il filtro dell’aria deve essere posizionato in aree utilizzate da persone e vicino ad esse, per fornire il massimo possibile trattamento della(e) fonte(i) di infezione.
Nota: considerare che l’aria di ricircolo filtrata non sostituisce la ventilazione in ogni circostanza. - Garantire la ventilazione incrociata, se non ancora presente, anziché unilaterale. Tenere le porte aperte per consentire il movimento dell’aria.
Nota: considerare il passaggio seguente prima di implementare la ventilazione incrociata.”
Il ricambio dell’aria permette quindi di diluire gli agenti patogeni presenti negli ambienti.
Sanificazione e ricambio dell’aria: quali sono i benefici?
I benefici legati alla Sanificazione e al ricambio dell’aria sono molteplici e permettono di migliorare notevolmente la qualità dell’aria degli ambienti, che di conseguenza ha effetti benefici sulla salute delle singole persone.
I benefici sono:
- riduzione degli inquinanti all’interno dell’ambiente;
- abbattimento della carica microbica e virale di eventuali patogeni presenti nell’aria;
- rimozione degli odori e degli inquinanti nocivi presenti in ambienti interni;
- effetto benefico su broncopatie croniche o legate ad allergie;
- aggregazione delle polveri sottili, rendendole meno pericolose per gli alveoli polmonari;
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