L’ozono è un gas che, grazie al suo potere ossidante, viene ampiamente utilizzato nell’ambito della sanificazione ambientale contro virus, batteri e microrganismi in generale.
Il suo effetto su ciò che lo circonda (persone, animali, oggetti) varia a secondo della concentrazione dello stesso nell’aria.
In natura l’ozono è molto presente nella stratosfera con una concentrazione di 20 ppm (parti per milione) e questo lo rende, a quelle altezze, incompatibile con la vita umana.
Negli strati più bassi dell’atmosfera, il governo tramite regolamentazione, ha stabilito il valore obiettivo per la salute umana pari ad una media di 120 microgrammi per m3 nel corso di 8 ore. In base poi alla normativa HACCP e D.Lgs. 626/94 è stata fissata una soglia di esposizione massima di 0.1 ppm in 8 ore o di più di 0,3 ppm due volte/die per 15 minuti (si noti che la soglia di percettibilità̀ olfattiva per l’uomo è a concentrazioni tra 0,02 e 0,05 ppm, pari a circa 1/20 della soglia di concentrazione definita sicura).
Le conseguenze per l’uomo di una eccessiva esposizione all’ozono variano a seconda della concentrazione alla quale si è stati sottoposti:
0,01 – 0,05 ppm – quantità tollerata, generalmente viene completamente smaltita dal corpo
0,1 – 0,2 ppm inizio forte percezione del gas – irritazione a naso e gola
0,2 – 0,5 ppm irritazione a naso, gola e occhi – disturbi della vista
0,5 – 1,0 ppm forte irritazione a naso, gola e occhi – irritazione della trachea – tosse secca
1 – 2 ppm mal di testa – dolori al petto – forte irritazione della trachea – senso di sete
Dato e conosciuto quindi il fatto che l’ozono oltre certe concentrazioni diventa critico per l’uomo, le attività di sanificazione vengono effettuate esclusivamente in ambienti chiusi e in totale assenza di persone o animali e al termine di ogni trattamento i locali vengono arieggiati o ove non sia possibile, riossigenati tramite catalizzatori. Durante lo svolgimento delle attività di sanificazione la concentrazione di ozono massima che viene utilizzata varia tra 1 e 2 ppm, anche se da molteplici ricerche risulta che un’esposizione dei virus ad una concentrazione di 0.6 ppm per 4 minuti garantisca già un successo par al 99.9%.
Gli effetti dell’ozono sono stati analizzati e studiati, oltre che sulle persone, anche sugli oggetti; in modo particolare grande attenzione è stata prestata ai circuiti elettronici delle apparecchiature presenti nelle stanze sottoposte a trattamento con ozono, dove alcuni dubbi sono stati sollevati sulla loro salvaguardia.
Tra i vari articoli apparsi su questo tema volti a rassicurare sulla la non dannosità della sanificazione con ozono sui circuiti e le schede elettriche, interessante è l’intervento del dottor Simone Marconcini, coordinatore del Gruppo di Ricerca dell’Istituto Stomatologico Toscano e professore presso Università di Pisa, disponibile su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=lqmykHpf6SQ&feature=youtu.be
In tale documento tali dubbi vengono risolti tramite due elementi; il primo è un’analisi di evidenze quali molteplici ospedali che utilizzano i trattamenti ad ozono per sanificare le sale operatorie, che sono ambienti notoriamente bisognosi di trattamenti approfonditi e d’altra parte ricchi di apparecchiature elettroniche estremamente costose (per citarne solo alcuni Fatebenefratelli, San Carlo, San Camillo, Padova Covid, Ospedale Perugia, Ospedale Ancona, Croce Rossa, Croce Verde).
Il secondo elemento portato a conforto del fatto che l’ozono, propriamente usato, non porta danni alle attrezzature elettroniche, è relativo ad un test da parte da AGV/Dainese (ditta italiana specializzata in attrezzature motociclistiche) sui caschi da moto usati da professionisti che hanno all’interno apparecchiatura radio; il casco è stato esposto per 48 ore ad una concentrazione di 20 ppm (valore, sia per tempo di esposizione che per livello di concentrazione, molto superiore a quello normalmente usato nei trattamenti visti prima) senza che questi abbiano riportato alla fine alcun danno.
L’ozono risulta quindi essere un potente sanificatore, ecologico e rapido, che se propriamente utilizzato, non comporta rischi per persone ed oggetti.
Ogni attrezzatura presente sul mercato è corredata di un manuale che spiega sia i corretti tempi di trattamento di ciascun locale in funzione alla sua cubatura, sia i corretti comportamenti da tenere in termini di preparazione della stanza da sanificare, dei tempi di attesa per rientrare e della areazione o catalizzazione finale – è a questi manuali che gli utilizzatori devono attenersi per un corretto e proficuo utilizzo delle macchine generatrici di ozono.